Carta del Docente, addio al bonus di 500 euro, diminuiscono gli importi a partire da questo anno: il comunicato Flc CIGL

Pubblicato il: 28/09/2024

La Carta del Docente è stata istituita – attraverso la L. 107/2015 – a supporto dell'aggiornamento professionale dei docenti, con un importo pari a 500 euro.
Tale Carta non è però accessibile ai docenti precari che, per ottenerla, dovranno rivolgersi al Giudice del Lavoro.
Il taglio è stato confermato dalla Flc CIGL con la circolare del 23 settembre e, come si legge nella circolare stessa, esso servirà a finanziare altre attività come:
  • la retribuzione dei docenti impegnati nelle attività di tutoraggio nei percorsi di formazione iniziale per l’accesso al ruolo dei futuri docenti. Attività che richiederà 19 milioni di euro per il 2024 e 50 milioni di euro per il 2025;
  • il finanziamento dei corsi di formazione per il docente stabilmente incentivato, il quale otterrà un premio a seguito del completamento positivo del corso. Attività che richiederà una somma pari a 40 milioni di euro.
Data questa finalità, l'importo verrà diminuito, di anno in anno, fino alla definitiva eliminazione della Carta che, in questi anni, ha permesso ai docenti di formarsi, ma anche di aggiornarsi professionalmente e di potenziare i propri strumenti digitali, tramite l'acquisto di nuovi software e hardware.

Ma veniamo alle cifre. La prima diminuzione sarà pari a 75 euro già a partire da quest'anno, portando l'importo a 425 euro.
Nei prossimi anni, per realizzare le attività previste e sopra citate, l'importo sarà scalato ancora di più; è previsto che, nel 2027, l'ammontare sarà sotto i 400 euro.

Nel comunicato è poi posta la questione dei docenti precari che, dopo aver ricevuto sentenza favorevole del Giudice del Lavoro, non hanno ancora ricevuto l'importo della Carta. Il sindacato, infatti, chiederà al Ministro Valditara di accelerare la procedura di liquidazione per questi docenti che, più di tutti, necessitano della formazione per poter ottenere una cattedra di ruolo.
Altre richieste che riguarderanno i precari hanno ad oggetto:

  • la graduatoria degli idonei del primo concorso Pnrr;
  • la ricerca di una soluzione per i docenti di sostegno specializzati;
  • stipendi adeguati;
  • autonomia differenziata.
Queste sono le preoccupazioni e le richieste che verranno avanzate al ministro dell’Istruzione e del Merito nell’incontro che si terrà il prossimo 2 ottobre.


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