Decreto Salva Casa, arriva il listino prezzi per sanare gli abusi edilizi: ecco tutte le tariffe, nuova circolare del MIT

Pubblicato il: 27/09/2024

Il Ministero delle Infrastrutture sta preparando una circolare esplicativa contenente una sorta di listino prezzi, con lo scopo di aiutare i Comuni, che stanno incontrando parecchie difficoltà nel calcolare l’ammontare delle oblazioni da richiedere ai cittadini i quali vogliano regolarizzare piccole difformità edilizie. Questa circolare fornirà indicazioni precise sugli importi da corrispondere per ogni intervento edilizio, rispettando i limiti minimi e massimi previsti dal decreto-legge n. 69/2024.
Il Ministro Salvini ha spiegato che l’esigenza di una circolare esplicativa nasce dall’esigenza di contrastare la c.d. paura della firma da parte dei funzionari comunali, particolarmente preoccupati a causa delle indagini condotte dalla procura di Milano, aventi ad oggetto alcune possibili irregolarità nei cantieri.
Le tariffe per le oblazioni, previste dal decreto, vanno da 1.032 a 10.328 euro. Tuttavia, se l'intervento è conforme alla normativa urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della sua realizzazione sia al momento della presentazione della domanda, l'importo richiesto sarà compreso tra 516 e 5.164 euro.

Tale intervento è dettato dal fatto che una delle principali domande, che i dirigenti degli uffici comunali si sono posti in sede di richiesta delle oblazioni, attiene proprio all’ammontare che i cittadini richiedenti devono corrispondere all’ente locale. Proprio per questo motivo, il ministro ritiene necessaria la predisposizione di un listino prezzi.
Lo scopo, ha affermato, è permettere agli uffici comunali di smaltire un elevato numero di pratiche, generando al contempo degli introiti per le finanze dell’ente locale. Salvini infatti ha dichiarato che, solo a Roma, ci sarebbero all’incirca 200.000 pratiche edilizie risalenti a tre condoni. Senza il decreto Salva Casa, tali pratiche non sarebbero mai state smaltite, mentre ora è possibile farlo, ottenendo anche fondi da impiegare a vantaggio della collettività.

Altra questione attiene allo sblocco dei cantieri fermi. In particolare, si fa riferimento non solo a quelli presenti nella città di Milano, ma a tutta l’Italia.
A tal fine, la maggioranza alla Camera sta accelerando l’iter della proposta di legge unitaria, volta a salvaguardare la pianificazione urbanistica comunale, con particolare attenzione alla città di Milano. Infatti, gli uffici comunali milanesi sono stati accusati di aver adottato un’interpretazione troppo ampia delle norme urbanistiche, consentendo la realizzazione di costruzioni, nel centro urbano, che superano i limiti di altezza di 25 metri e densità di 3 metri cubi per metro quadro, anche in assenza di un piano particolareggiato o di una lottizzazione convenzionata.

La proposta di legge concede un termine di 6 mesi per predisporre un riordino organico della normativa urbanistica, attraverso un accordo in sede di Conferenza Unificata.
Il governo, insieme a regioni, province, comuni e comunità montane, dovrà identificare i casi in cui è necessaria l’adozione di un piano particolareggiato o una lottizzazione convenzionata.
Quanto agli interventi già realizzati o autorizzati fino all’entrata in vigore della nuova normativa, gli stessi saranno considerati conformi alla disciplina urbanistica, a condizione che rispettino alcune condizioni:

  • la costruzione di nuovi edifici su lotti individuali situati in aree edificate e urbanizzate;
  • la sostituzione di edifici esistenti in aree con una struttura urbana definita e urbanizzata;
  • gli interventi su edifici esistenti in ambiti caratterizzati da una struttura urbana.
Inoltre, nella nozione di ristrutturazione edilizia rientreranno anche gli interventi di demolizione e ricostruzione, totale o parziale, autorizzati o realizzati a partire dalla data di entrata in vigore del decreto Salva Casa.

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