Pubblicato il: 30/09/2024
Per tutti i vedovi che percepiscono la pensione di reversibilità e sono invalidi civili al 100% è previsto un aumento dell'importo della pensione stessa.
L'aumento non è dovuto a una maggiorazione della pensione, ma dell'Assegno per il nucleo familiare che, seppur sostituito dall'assegno unico che vale per i figli, resta valido per tutti gli altri nuclei in cui non ci sono percettori dell'assegno unico.
Tale maggiorazione prende il nome di assegno integrativo di vedovanza e, per ottenerlo, è necessario possedere determinati requisiti e presentare l'apposita domanda.
Partendo dai requisiti, occorre:
- essere vedovo o vedova di un lavoratore impiegato come dipendente pubblico o privato, co.co.co o autonomo iscritto alla Gestione separata;
- essere invalido civile al 100%;
- percepire la pensione di reversibilità;
- possedere un reddito annuale inferiore a 37.325,55 euro.
Da questo elenco di requisiti si può dedurre che l'assegno integrativo di vedovanza non spetta ai percettori di pensione di reversibilità derivante da una gestione speciale dei lavoratori autonomi.
Continuando con l'analisi dei requisiti, passiamo a quello reddituale. In particolare è necessario rientrare nella tabella n. 19 dell'ANF, consultabile nella circolare INPS n. 65 del 15 maggio 2024.
Dalla tabella emerge che l'importo della maggiorazione varia in base al reddito annuo che, come già esposto, deve essere inferiore a 37.325,55 euro annui e corrisponde a:
- 52,91 euro per redditi fino a 33.274,22 euro;
- 19,59 euro per redditi da 33.274,23 a 37.325,55 euro.
Da questo deduciamo che, per chi ottiene la maggiorazione pari a 52,91 euro, l'aumento sarà di 634,92 euro annui; invece per chi percepisce l'aumento di 19,59 euro, l'importo della maggiorazione annua sarà pari a 235,08 euro.
Ma vediamo come presentare la domanda per ottenere l'assegno integrativo di vedovanza.
Tale domanda deve essere presentata all'INPS insieme alla domanda per percepire la pensione di reversibilità, oppure può essere richiesta in un momento successivo attraverso l'apposita domanda di ricostituzione. In questo secondo caso, però, l'INPS potrà pagare gli arretrati fino a un massimo di 5 anni e per un totale massimo di 3mila euro.
L’assegno di vedovanza, una volta ottenuto, verrà erogato insieme alla pensione di reversibilità e l'erogazione varierà in base al fatto che il soggetto beneficiario sia:
- un lavoratore dipendente:l’importo verrà versato direttamente dal suo datore di lavoro in busta paga. Sarà poi compito del datore di lavoro chiedere la restituzione della somma all’INPS;
- un pensionato: in tal caso il versamento avverrà al soggetto stesso.
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